Lignano Sabbiadoro sta diventando una comunità resiliente al clima grazie al progetto Interreg CE MISSION CE CLIMATE.

La città sta vivendo sfide crescenti legate al cambiamento climatico, dalle inondazioni (dovute all’innalzamento del livello del mare e a eventi di precipitazione estremi) all’erosione costiera; l’aumento delle ondate di calore e delle notti tropicali sono conseguenze dirette dell’aumento delle temperature massime.

Aumentano le preoccupazioni ambientali, economiche e quelle legate alla sicurezza. Di conseguenza, l’amministrazione locale ha deciso di istituire un efficace processo di governance climatica che rafforzerà la partecipazione attiva e l’accettazione da parte degli stakeholder locali e dei cittadini, per accelerare la trasformazione in una comunità pronta ad affrontare i cambiamenti climatici.

La governance climatica sarà favorita dall’attivazione di approcci intersettoriali, coordinati e partecipativi che consentiranno la co-progettazione e la co-implementazione di percorsi resilienti al clima. L’amministrazione locale ha individuato una serie di interventi strategici, anche in base ai risultati del PAESC redatto negli scorsi anni e in termini di rischi e vulnerabilità valutati, per avviare laboratori, migliorare e condividere le conoscenze sul clima, sostenere la mobilitazione di fondi, incentivare azioni di monitoraggio e valutazione dei progressi compiuti. In ultima analisi, l’obiettivo è quello di consolidare un gruppo di lavoro informato e dedicato che catalizzi gli sforzi di costruzione della resilienza della comunità.

Come primo passo, il Comune di Lignano Sabbiadoro ha avviato un processo partecipativo volto a ripensare e rigenerare Porto Casoni, un porticciolo affacciato sulla laguna soggetto ai rischi dell’innalzamento del livello del mare e dell’erosione costiera. In una città che conta meno di 7000 abitanti, oltre 70 persone, tra cui i rappresentanti di 16 associazioni e imprese private, hanno partecipato al processo di consultazione. Questo sforzo collaborativo ha offerto agli stakeholder locali l’opportunità di contribuire attivamente, condividendo le proprie esigenze e idee per migliorare la sicurezza e la fruibilità dell’area. L’approccio ha enfatizzato il dialogo, l’inclusività e la co-creazione, favorendo una migliore comunicazione tra l’amministrazione locale e la comunità. Questo, a sua volta, ha creato fiducia e un ambiente favorevole per il percorso che Lignano Sabbiadoro sta compiendo per diventare una città resiliente al clima. Il processo è culminato con l’approvazione del Piano regolatore di Porto Casoni da parte del Consiglio comunale.

Tra i risultato più interessanti del processo attivato, c’è il fatto che le comunità locali desiderano essere più attive nelle scelte relative al cambiamento climatico nel loro territorio. Allo stesso tempo, l’alto livello di coinvolgimento raggiunto fa prevedere risultati futuri di più ampia portata in termini di resilienza ai cambiamenti climatici.

La seconda azione in corso è lo sviluppo di un Piano di gestione del verde, che prevede la partecipazione dei cittadini. Il piano mira a progettare in modo ponderato gli spazi pubblici, tra cui viali alberati, aree verdi, giardini, tetti verdi e giardini pensili, per mitigare le alte temperature, le ondate di calore, le inondazioni improvvise e l’effetto isola di calore urbana. Inoltre, il progetto intende preservare la biodiversità e i servizi ecosistemici all’interno degli ambienti urbani e migliorare la qualità dell’aria selezionando tipi di vegetazione in grado di rimuovere efficacemente gli inquinanti. Questi obiettivi saranno raggiunti attraverso campagne di sensibilizzazione ed educazione ambientale, un’attenta pianificazione e progettazione degli spazi verdi e un solido sistema di monitoraggio per tenere traccia dei progressi.

Un Festival della sostenibilità, previsto per il giugno 2025, celebrerà questo viaggio verso un futuro resiliente al clima, condividendo esperienze e promuovendo le migliori pratiche.

Un incontro del processo partecipato

Il rendering per Porto Casoni