Cos'è una CER - Comunità Energetica Rinnovabile?
Una Comunità di energia rinnovabile è costituita da un gruppo di cittadini, enti locali, attività commerciali e imprese che si uniscono per produrre e condividere l’energia elettrica necessaria al proprio fabbisogno, tramite fonti energetiche rinnovabili. L’obiettivo principale della CER è fornire benefici ambientali e sociali a livello di comunità. L’energia elettrica “condivisa” beneficia inoltre di un contributo economico riconosciuto dal GSE.
La CER è un soggetto giuridico i cui soggetti partecipanti aderiscono su base autonoma; vige la regola che, per le imprese private, la partecipazione alla comunità di energia rinnovabile non costituisca l’attività commerciale e/o industriale principale.
Quali sono i passaggi di creazione della CER?
- individuare i membri, i cui edifici devono trovarsi all’interno di una stessa cabina primaria
- individuare aree e superfici per gli impianti a fonte rinnovabile
- creare la CER e approvare uno statuto
- individuare un referente
- ottenere i preventivi di connessione e verificare in via preliminare con il GSE se il progetto può accedere ai benefici (opzionale)
- ottenere l’autorizzazione a installare e connettere l’impianto alla rete
- realizzare l’impianto
- richiedere e effettuare l’allaccio alla rete
- richiedere al GSE il servizio per l’autoconsumo diffuso
Quali sono gli aspetti giuridici della costituzione di una CER?
La comunità di energia rinnovabile si deve costituire necessariamente come soggetto giuridico, ad esempio sotto forma di associazione, ente del terzo settore, cooperativa, cooperativa benefit, consorzio, organizzazione senza scopo di lucro, ecc.
L’ente giuridico scelto deve rispettare i seguenti criteri:
- si basa sulla partecipazione aperta e volontaria (a condizione che, per le imprese private, la partecipazione alla comunità di energia rinnovabile non costituisca l’attività commerciale e/o industriale principale) ed è autonomo;
- i propri azionisti o membri che esercitano potere di controllo sono persone fisiche, piccole e medie imprese (PMI), enti territoriali o autorità locali ivi incluse, ai sensi dell’art. 31, comma 1 lettera b) del D.Lgs. 199/21, le amministrazioni comunali, gli enti di ricerca e formazione, gli enti religiosi, del terzo settore e di protezione ambientale nonché le amministrazioni locali contenute nell’elenco delle amministrazioni pubbliche divulgato dall’Istituto Nazionale di Statistica (di seguito anche: ISTAT) secondo quanto previsto all’articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, situati nel territorio degli stessi Comuni in cui sono ubicati gli impianti di produzione detenuti dalla comunità di energia rinnovabile;
- l’obiettivo principale è fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai propri azionisti o membri o alle aree locali in cui opera, piuttosto che profitti finanziari.
Quali requisiti devono avere gli impianti per accedere al contributo PNRR?
- potenza non superiore a 1MW
- disporre di titolo abilitativo alla costruzione e all’esercizio, dove previsto
- disporre di un preventivo di connessione accettato in via definitiva, dove previsto
- essere ubicato in Comuni con popolazione inferiore a 5000 abitanti
- essere ubicato nell’area sottesa alla stessa cabina primaria
- avere data di avvio lavori successiva alla data di presentazione della domanda di contributi
- l’entrata in esercizio dev’essere entro 18 mesi dalla data di ammissione al contributi e comunque non successiva al 30/06/2026
- rispettare gli altri requisiti previsti dalle Regole Operative, incluso il DNSH (“do not significant harm”)
- essere inserito, una volta realizzato, in una configurazione AC o CER con contratto incentivazione GSE attivo
Come può un piccolo comune affrontare la gestione della CER?
Non c’è una sostanziale differenza tra piccoli e grandi comuni e, ovviamente, dipende dalla tipologia di soggetto giuridico e dal numero effettivo dei membri che fanno parte della CER. Così come previsto al TITOLO III del Decreto MASE n. 414 del 7 dicembre 2023, i comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti possono beneficiare di una misura PNRR che darà accesso a un contributo in conto capitale per la realizzazione degli impianti nella misura massima del 40%.
Qual è l'impatto sul bilancio dell'Ente?
Dipende dallo statuto o atto costitutivo della comunità di energia rinnovabile, in relazione alla forma giuridica scelta in fase di costituzione.
Come si individuano le cabine primarie sul territorio?
Il GSE, in collaborazione con le imprese distributrici, mette a disposizione la mappa interattiva delle aree convenzionali sottese alle cabine primarie presenti sul territorio nazionale.
È superabile la disposizione sulla cabina primaria? Il nostro territorio comunale è diviso su due cabine primarie.
No, la tariffa premio destinata a remunerare l’energia condivisa viene applicata a impianti di produzione e punti di prelievo connessi alla porzione di rete di distribuzione sottesa alla stessa cabina primaria, indipendentemente dai confini comunali.
È possibile l’acquisizione di quote sociali da parte dei Comuni nella costituzione della CER? Qual è il parere della Corte dei conti?
Un caso pratico può rispondere a questa domanda: il comune di Fontanafredda ha deliberato di associarsi a una Società cooperativa Benefit tramite l’acquisizione di una quota sociale e ha trasmesso alla Sezione di controllo regionale della Corte dei Conti, ai sensi dell’art. 5 comma 3 del TUSP (Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica), la documentazione relativa all’avviso pubblico di manifestazione di interesse per il reperimento di soggetti che siano partner tecnici e aggregatori territoriali energetici per l’attivazione di una CER e del servizio di valorizzazione e incentivazione dell’energia elettrica condivisa prodotta da fonti rinnovabili.
La Sezione di controllo per la regione Friuli Venezia Giulia, con Deliberazione FVG/ 52 /2023/PASP, non ravvisa elementi ostativi all’acquisto della partecipazione del Comune di Fontanafredda nella Società cooperativa Benefit.
Quali sono le tempistiche per la realizzazione di una CER?
I tempi sono stati definiti dal GSE con la pubblicazione delle regole operative: ci si deve rivolgere a dei professionisti che abbiano competenze multidisciplinari di natura tecnica per la progettazione degli impianti ma anche giuridico-economiche per quanto riguarda la redazione del piano economico, dello statuto e del regolamento.
Quando si può chiedere l'incentivo?
Si può far richiesta dell’incentivo a CER già costituita e con uno statuto approvato.
Come sono disciplinate la costituzione del diritto di superficie e il comodato per la posa dei pannelli fotovoltaici da connettere alla CER?
Non c’è nessuna sostanziale differenza rispetto alle regole previste per l’istallazione di impianti fotovoltaici a prescindere dalla configurazione scelta e dalla tipologia di posa: CER, autoconsumo, ecc.
È possibile fare una simulazione della costituzione di una CER?
Il GSE ha messo a disposizione questo strumento: www.autoconsumo.gse.it/simulatore/input-base
Come APE FVG abbiamo realizzato tre video con altrettanti possibili scenari, li trovate scorrendo in fondo a questa pagina.