Il tema degli aumenti dei costi dell’energia per motivi geopolitici ci spinge a riflettere sul nostro approvvigionamento.
Che si tratti di un’effettiva riduzione delle forniture da parte di altri Paesi, o che siamo succubi della volatilità dei mercati, rimane il fatto che non abbiamo scelta e ci ritroviamo a subire le scelte fatte da altri.  E se invece di dipendere da chi ci vende a caro prezzo gas, carbone o petrolio, quindi fonti fossili e inquinanti, provassimo a raggiungere almeno in parte l’autonomia energetica attraverso le fonti rinnovabili? Si chiama transizione energetica e ne guadagneremmo anche in termini di ambiente più pulito e condizioni di vita più sane.

Sul numero della Vita Cattolica del 18 maggio abbiamo spiegato come: leggi gli articoli