In estrema sintesi: sono più virtuose le donne degli uomini, i giovani degli anziani e i condomini delle singole abitazioni.

Stiamo parlando di quanto influiscono i comportamenti delle persone sulle misure di efficienza energetica e questa è la fotografia che emerge dallo studio “L’energia tra valori individuali e comunitari”, realizzato in collaborazione da Università Statale di Milano e Dipartimento Unità Efficienza Energetica dell’Enea, nell’ambito della campagna nazionale sull’efficienza energetica “Italia in Classe A”, promossa dal ministero dello Sviluppo economico e realizzata da Enea. L’analisi è stata condotta su un campione di residenti in Lombardia esaminando azioni e interventi messi in atto negli ultimi cinque anni per ridurre la propria bolletta energetica ed evidenzia anche come all’interno di un unico nucleo familiare spesso convivano diverse subculture energetiche.

Per quanto riguarda la prima osservazione, non c’è un maggior radicamento delle convinzioni generali sulla sostenibilità nella popolazione femminile, quanto piuttosto una più elevata percezione di efficacia ed impatto positivo delle proprie azioni individuali. La famosa “goccia nel mare”, insomma, sarebbe rosa.

Rispetto all’età, i giovani sono culturalmente più attenti rispetto agli anziani, che spesso affrontano il tema del risparmio energetico domestico solo per finalità economiche. In alcuni ambiti di comportamento, inoltre, gli anziani risultano inevitabilmente condizionati da necessità di tipo fisiologico legate all’età avanzata (più riscaldamento e ascensore, per citarne due) o dall’appartenenza a piccoli nuclei familiari (impossibile usare gli elettrodomestici a pieno carico, ad esempio).

Differenza sostanziali si riscontrano anche nei comportamenti di chi vive all’interno dei condomini rispetto a chi risiede in abitazioni indipendenti: una metratura più ridotta delle singole abitazioni impone di rinunciare ad avere troppi elettrodomestici e consente di condividere i sistemi di riscaldamento. Il 59% dei condomini intervistati ha indicato di aver effettuato almeno un intervento per risparmiare energia negli ultimi cinque anni, contro il 21% di chi vive nelle abitazioni indipendenti. Al contrario, la percentuale di interventi stimolati dagli incentivi economici appare maggiore per chi vive all’interno di abitazioni indipendenti (40%) rispetto a chi abita nei condomini (32%).

Irene Bertini, direttrice del Dipartimento unità efficienza energetica dell’Enea, conclude: «Dal report emerge quanto sia importante, in termini di efficacia, la possibilità di fornire agli utenti una serie di feedback in tempo reale circa la correttezza dei propri comportamenti, allo scopo di progettare strategie di sensibilizzazione che interagiscano direttamente con i cittadini».